Market view – Le Daily News del 27/10/2025
GAS & POWER →
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I mercati si lasciano alle spalle un’altra settimana all’insegna dell’incertezza, caratterizzata da volatilità ai minimi livelli. Le quotazioni sul contratto front- month si sono mosse in un range inferiore ai 2 €/MWh nelle ultime cinque sessioni, mostrando un andamento altalenante tra leggere fasi di rialzo e successive correzioni.
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È stata prolungata nuovamente la manutenzione presso il sito di Oseberg, con impatto tuttavia limitato sulle forniture in arrivo dalla Norvegia. Interventi più significativi sono attesi sulle giornate di mercoledì e giovedì, con oltre 70 milioni di metri cubi di capacità di possibili limitazioni.
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Temperature attese in crescita nella seconda parte della settimana, in recupero dopo il calo termico degli ultimi giorni. Tempo particolarmente mite sui primi giorni di novembre, ma con piogge frequenti, mentre si rientra sui valori tipici del periodo la capacità di generazione eolica sul Nord Europa.
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Il ciclone Benjamin che ha colpito l’Europa settentrionale durante il fine settimana ha provocato una serie di ritardi nell’arrivo di alcune navi metaniere. Nello specifico, il terminale tedesco di Wilemshaven 1 ha ricevuto solo nella notte la nave LA MANCHA KNUTSEN, con un carico proveniente da Sabine Pass, riprendendo le operazioni con tre giorni di ritardo rispetto al programma iniziale. La nave ARCTIC AURORA ha ugualmente avuto difficoltà nel raggiungere il terminale olandese di Eemshaven, che ha dovuto sospendere la rigassificazione in rete dopo aver raggiunto livelli minimi in stoccaggio.
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Sul fronte del Pacifico, il terminale australiano Ichthys LNG starebbe avendo delle difficoltà nel rispettare le tempistiche degli interventi di manutenzione, avviati nella seconda metà di agosto. L’impianto, dotato di una capacità di circa 9 mtpa, sta operando con una capacità circa dimezzata dall’inizio di ottobre
ITALIA →
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Sistema lungo: consumi lontani dai massimi della settimana passata, sono previsti crescere nella giornata di domani al calare del contributo da fonti rinnovabili. Nuovo record questa mattina per le forniture in arrivo dal Nord Africa con oltre 85 milioni di metri cubi attesi. Dagli ultimi dati di shiptracking disponibili sono solo due le navi previste arrivare presso i terminali italiani nel corso dei prossimi giorni.
EQUITY ↑
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Parte con la slancio la settimana delle borse europee, anticipate dalle ottime performance osservate sui mercati asiatici. A rinforzare l’entusiasmo degli investitori, l’accordo in principio ottenuto nel fine settimana tra le delegazioni di Stati Uniti e Cina: Pechino rinvierà di un anno le limitazioni alle esportazioni di terre rare, oltre ad impegnarsi nell’aumentare gli acquisti di soia americana. Gli Stati Uniti estenderanno così l’attuale tregua commerciale prevista scadere nei primi giorni di novembre. La firma ufficiale dell’accordo è prevista nella giornata di giovedì, quando Trump e Xi si incontreranno formalmente in Corea del Sud. A latere, sono attese discussioni sul conflitto in Ucraina.
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L’inflazione negli Stati Uniti si è consolidata al +3%, un valore di poco inferiore alle attese degli analisti. A causa del prolungarsi dello shut down amministrativo, arrivato al ventisettesimo giorno, è molto probabile che il dato aggiornato non verrà pubblicato nel prossimo mese di novembre.
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Settimana ricca sul fronte macro: mercoledì si riunirà la FED, con la possibilità di un nuovo taglio del costo del denaro dopo quello approvato nel meeting di settembre, mentre giovedì sarà il turno della BCE. Sempre giovedì atteso l’aggiornamento dei dati PIL per l’area Euro, mentre venerdì sarà la giornata dei dati sull’inflazione
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Cambio €/$ a quota 1.163
OIL ↓
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I prezzi del greggio non sono per ora riusciti a trovare nuovo rilancio dal progredire nelle trattative commerciali tra Cina e Stati Uniti, così come dai dati positivi arrivati sull’inflazione USA in attesa dell’imminente meeting della FED.
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Sullo sfondo segnali di tensione arrivano dalla questione russo-ucraina, con le possibilità che restano remote per una seria trattiva di pace tra i due paesi.
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In apertura quotazioni Brent FM si attestano sui 65.35 $/bbl
EUAs →
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Fase di consolidamento sul mercato delle emissioni, dopo che il momento toro non è stato in grado di superare la soglia psicologica degli 80 €/tonn. Nella settimana possibile supporto offerto dall’ottimismo emergente dai mercati finanziari.
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In apertura quotazioni su DEC25 si attestano sui 77.90 €/tonn
