Market view – Le Daily News del 20/10/2025
GAS & POWER →
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Estesi fino alla giornata di venerdì gli interventi di manutenzione in corso al campo di produzione di Oseberg, con la capacità di esportazione dai mari del nord limitata ancora su tutta la restante parte del mese.
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Temperature in crescita lungo la settimana, con valori mediamente superiori alle medie del periodo. Il quadro attuale di instabilità è previsto durare per tutta la restante parte del mese, con una nuova discesa di aria fredda ora prevista sulla prossima settimana. In crescita nei prossimi giorni la disponibilità da eolico nel Nord Europa.
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La capacità di generazione del parco nucleare francese è prevista crescere nelle prossime settimane, per superare la soglia dei 50 GW entro la prima settimana di novembre. Nell’ultima settimana è stata finalmente riallacciata alla rete la centrale nucleare Flamanville 3, entrata in funzione lo scorso dicembre (il primo nuovo impianto dal 1999). Il reattore dovrebbe raggiungere il pieno regime entro la fine dell’autunno.
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Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, Venture Global avrebbe discusso nella giornata di venerdì con DTEK, uno dei principali gruppi energetici ucraini, per aumentare le forniture di GNL già programmate nei prossimi mesi. I recenti raid russi hanno infatti inflitto danni considerevoli alle infrastrutture gas di Kiev, costringendo il paese a programmare un aumento delle importazioni per far fronte alla stagione invernale.
ITALIA →
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Sistema corto: rimbalzano i consumi in avvio di settimana, ai massimi dagli ultimi quattro anni per il periodo. Sui primi 20 giorni del mese, la domanda gas italiana è cresciuta del 6% rispetto al 2024, posizionandosi ai massimi dal periodo post-pandemico.
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Sul fronte supply si segnala un aumento delle forniture in arrivo dal Nord Africa, ai massimi dall’inizio dell’estate, mentre come previsto è azzerato questa mattina il sendout dal terminale di Piombino, manutenzione programmata anche sulla giornata di domani.
EQUITY ↓
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Provano ad impostare la settimana al rialzo le borse europee, sulla scia del rimbalzo registrato nella giornata di venerdì da Wall Street. Gli operatori si trovano più fiduciosi sul fatto che Cina e Stati Uniti possano trovare rapidamente un accordo sui dazi, dopo le ultime dichiarazioni del presidente Trump.
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Sul fronte geopolitico difficile l’incontro tenutosi venerdì alla Casa Bianca, con pressioni crescenti da parte dell’amministrazione americana su Kiev per raggiungere una pace anche a costo di cedere sull’integrità territoriale. Attesi maggiori dettagli nei prossimi giorni sul vertice di Budapest con la presenza del presidente russo Putin.
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La crescita cinese è rallentata per il terzo mese consecutivo, confermando tuttavia le aspettative degli analisti, con una variazione annua del PIL stimata al +4.8%. Nella giornata di venerdì attesi i dati sull’inflazione USA, la cui pubblicazione resta garantita nonostante prosegua lo shut-down amministrativo, arrivato al ventesimo giorno.
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Cambio €/$ a quota 1.166
OIL ↓
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Si confermano sotto pressione i prezzi del greggio, arrivati a tre settimane consecutive di ribassi. Le prospettive di oversupply rilanciate dall’Agenzia Internazionale dell’Energia hanno pesato particolarmente sul sentiment delle ultime sessioni. Nel fine settimana il presidente americano Trump ha poi rinnovato l’ultimatum a Nuova Delhi per lo stop alle importazioni di petrolio russo.
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In apertura quotazioni Brent FM si attestano sui 60.85 $/bbl
EUAs →
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Prosegue la sfida alla soglia “psicologica” degli 80 €/tonn, testata nuovamente nei primi scambi di questa mattina. Possibile volatilità in aumento nelle prossime sessioni, con indicazioni contrastanti in arrivo dal gas e rinnovata tensione sui diversi fronti geopolitici.
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In apertura quotazioni su DEC25 si attestano sui 79.30 €/tonn