Market view – Le Daily News del 17/10/2025

GAS & POWER

  • Un intervento non programmato al campo di produzione di Oseberg frena la ripresa dell’export norvegese questa mattina. Nuove manutenzioni con impatto complessivo superiore ai 70 milioni di metri cubi sono programmate sulla prima metà della prossima settimana.

  • Cresce l’incertezza sugli ultimi giorni del mese, in un contesto che dovrebbe vedere il predominio di correnti atlantiche responsabili di condizioni tendenzialmente miti, ventose e piovose. Possibili nuove discese di aria fredda a partire dalla giornata di lunedì 27 ottobre.

  • Prosegue il dibattito internazionale sulla direttiva CSDD, prevista trovare applicazione in Europa a partire dal 26 luglio 2026. Nella giornata di ieri il Ministro dell’Energia del Qatar Saad al-Kaabi, dopo le perplessità espresse nello scorso mese di luglio e prima ancora nel dicembre dello scorso anno, ha nuovamente minacciato l’interruzione delle forniture di gas liquefatto verso Bruxelles se i 27 non dovessero trovare un’intesa per rivedere i termini di  applicazione della direttiva. Nel 2024, sono stati circa 14 i miliardi di metri cubi arrivati via nave dall’Emirato, di cui 6 destinati in Italia.

  • Le commissioni Industria, Ricerca ed Energia e Commercio Internazionale del Parlamento Europeo hanno approvato nella giornata di ieri la proposta di vietare completamente le importazioni di gas e petrolio russi – sia via pipeline sia in forma di GNL – a partire dal 1° gennaio 2026. La nuova normativa consentirà agli operatori energetici di invocare la “forza maggiore” per la risoluzione anticipata dei contratti, poiché il divieto di importazione sarà considerato un atto sovrano dell’Unione, al di fuori del controllo delle parti commerciali. Il testo introduce inoltre un divieto di stoccaggio temporaneo di gas di origine russa negli impianti europei dal 2026, imponendo maggiori obblighi di tracciabilità e certificazione d’origine per prevenire forme di elusione, come il rebranding dei carichi o il transito attraverso Paesi terzi. L’approvazione finale in plenaria è attesa durante la sessione di fine ottobre (20–24 ottobre), prima dell’avvio dei negoziati con la presidenza danese del Consiglio.

ITALIA

  • Sistema bilanciato: prosegue la discesa dei consumi nella seconda parte della settimana, mentre si confermano stabili le forniture in ingresso a sistema. Nuovamente incentivate nella giornata di ieri le esportazioni verso l’Austria, durante il fine settimana si segnala la manutenzione programmata del terminale di Piombino.

EQUITY

  • Indici in rosso nelle principali piazze europee, in scia alle vendite che hanno dominato l’ultima seduta di Wall Street. Negli Stati Uniti torna infatti il timore sulla tenuta delle banche regionali, dopo che è stata denunciata una nuova possibile difficoltà sul fronte dei crediti da parte di Zions Bancorporation e Western Alliance.

  • Sul fronte geopolitico oggi in programma l’incontro alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky, con possibile discussione sulle forniture di missili Tomahawk a Kiev. Nella giornata di ieri lungo colloquio telefonico del Tycoon con Putin, possibile un vertice lampo a Budapest entro le prossime due settimane.

  • Cambio €/$ a quota 1.170

OIL

  • Le quotazioni del greggio si avviano a chiudere la settimana in rosso, messe sotto pressione dalle prospettive di oversupply rilanciate dall’Agenzia Internazionale dell’Energia. Dopo la pubblicazione dei dati API, anche la fonte governativa americana ha confermato una crescita delle scorte di greggio USA, con accumuli superiori ai 3 milioni di barili nella settimana terminata venerdì 10 ottobre. Nel frattempo, la produzione a stelle e strisce ha fatto segnare nuovi record, con oltre 13.6 milioni di barili estratti per giorno.

  • In apertura quotazioni Brent FM si attestano sui 60.70 $/bbl

EUAs

  • Prezzi in salita del 2% nella sessione di ieri, sostenuti dal sentiment rialzista sul mercato power tedesco di breve termine. Si conferma una struttura orientata al rialzo che sta tuttavia trovando difficoltà ad approcciare la resistenza psicologica degli 80 €/tonn.

  • In apertura quotazioni su DEC25 si attestano sui 78.50 €/tonn

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