Market view – Le Daily News del 13/10/2025

GAS & POWER

  • Temperature meno rigide di quanto inizialmente previsto sui prossimi giorni e lo spauracchio del riaccendersi di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti mettono pressione ai prezzi gas in avvio di settimana.

  • Dopo l’ennesima breve interruzione registrata nel fine settimana, i flussi in arrivo dai mari del nord sono rapidamente tornati sopra la soglia dei 300 milioni di metri cubi. Nuovi interventi, di impatto crescente, sono programmati a partire dalla giornata di giovedì.

  • L’alta pressione che domina sull’Europa nord-occidentale continuerà a garantire condizioni stabili e asciutte per gran parte di questa settimana, con temperature previste scendere sotto le medie del periodo in modo sensibile solo durante il weekend. Crescono invece le probabilità per un ritorno delle correnti di origine atlantica a partire dalla prossima settimana, responsabili di condizioni più attive e temperature decisamente più miti sull’ultima parte del mese.

  • Nella giornata di venerdì Elengy ha nuovamente esteso l’impatto delle manifestazioni di sciopero in corso in Francia sull’operatività dei propri terminali. Nello specifico, l’impianto di Fos Cavaou ha visto azzerarsi la capacità rigassificazione in rete fino al prossimo 15 ottobre, rispetto ai quasi 20 milioni di metri cubi giorno precedentemente nominati.

  • Gli stoccaggi europei hanno registrato una settimana caratterizzata da iniezioni limitate, concentrate principalmente nel fine settimana. Una dinamica che potrebbe ripetersi anche nei prossimi giorni, complice il meteo più rigido e le recenti riduzioni operative presso i terminali di rigassificazione francesi. Il livello medio di riempimento ha superato la soglia dell’83% nel fine settimana, nel 2024 gli stoccaggi erano pieni per il 95% nello stesso periodo con una media dei cinque anni precedenti di poco inferiore al 92%.

ITALIA

  • Sistema corto: rivisti in significativo rialzo i consumi in questo avvio di settimana, ai massimi per il periodo dal 2022. Rispetto al centro-nord europeo, l’Italia dovrebbe vedere temperature mediamente più fresche, con un avvio deciso della campagna di accensione dei riscaldamenti. Crescono nuovamente gli arrivi dal Nord Africa, seppur confermandosi al di sotto dei livelli dell’anno precedente. Possibile riduzione delle esportazioni verso l’Austria durante la giornata per ribilanciare il sistema.

EQUITY

  • La minaccia di nuovi dazi americani del 100% su beni cinesi, applicabili dal prossimo primo novembre, ha scatenato una correzione al ribasso dei mercati nel tardo pomeriggio di venerdì. L’ennesima mossa a sorpresa del presidente Trump è arrivata in risposta al rafforzamento delle posizioni di Pechino sul controllo delle terre rare annunciata nelle giornate precedenti. Durante il fine settimana sono arrivati i primi tentativi per smorzare i nuovi attriti, ma la situazione resta in evoluzione.

  • Su altri fronti, è atteso oggi il vertice di Sharm el-Sheikh, dove è prevista la firma ufficiale degli accordi di tregua tra Israele ed Hamas. In Francia, invece, il presidente Macron ha dato il via libera ad un governo Lecornu-bis, che ha l’obiettivo di trovare l’accordo sulla manovra finanziaria entro la fine dell’anno.

  • Cambio €/$ a quota 1.160

OIL

  • Il ritorno degli screzi commerciali tra Cina e Stati Uniti ha portato le quotazioni del greggio ai minimi da inizio giugno, rinnovando un elemento di incertezza che aveva caratterizzato il mercato nel secondo trimestre dell’anno, con i prezzi allora arrivati a scendere sotto la soglia dei 60 $/bbl anche per la più diffusa campagna di dazi made in USA.

  • Sul fronte della domanda, le importazioni cinesi di greggio nel mese di settembre sono cresciute del 4% rispetto all’anno passato, tuttavia in calo complessivo rispetto al precedente mese di agosto.

  • In apertura quotazioni Brent FM si attestano sui 63.75 $/bbl

EUAs

  • Il mercato delle emissioni continua ad essere ben sostenuto dagli acquisti, e almeno in questo avvio di settimana, solo in minima parte risentito dalla volatilità emersa sui mercati finanziari. Prosegue il momento rialzista dei fondi di investimento, con scommesse lunghe su livelli record registrate nell’ultimo report.

  • In apertura quotazioni su DEC25 si attestano sui 78.90 €/tonn

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