Market view – Le Daily News del 16/10/2025
GAS & POWER →
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Come previsto calano questa mattina le forniture di gas in arrivo dai mari del nord, con una riduzione di circa 35 milioni di metri cubi rispetto alla giornata di ieri (-10%). Impattati sia i flussi diretti verso il Regno Unito che quelli verso il Continente.
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Poche novità sul fronte meteo: dopo il brusco calo termico atteso tra le giornate di sabato e domenica, le temperature torneranno a crescere portandosi anche tra i 3 e 4°C sopra i valori medi del periodo sulla seconda parte della prossima settimana. Migliora rispetto alle precedenti previsioni la capacità di generazione eolica in Nord Europa, attesa da lunedì al di sopra dei valori tipici del periodo fino alla fine del mese.
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Mentre il terminale Arctic LNG 2 si prepara a spedire il decimo carico di gas naturale liquefatto dall’inizio dell’estate, il governo britannico ha annunciato nuove sanzioni contro il terminale di rigassificazione di Beihai, in Cina, che ha ricevuto tutti i nove carichi precedenti. Difficilmente la decisione porterà ad un impatto sui flussi, in assenza di forti prese di posizione da parte degli Stati Uniti.
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Cresce la pressione americana a livello internazionale per limitare gli acquisti energetici dalla Russia e colpire così indirettamente il Cremlino. Dopo le dichiarazioni di Trump sulla promessa ottenuta dall’India di bloccare gli acquisti di greggio russo, il segretario del tesoro Scott Bessent ha espressamente richiesto al suo omologo giapponese di bloccare le importazioni di gas liquefatto proveniente da Mosca.
ITALIA →
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Sistema bilanciato: consumi in calo di circa dieci milioni di metri cubi questa mattina grazie ad una minore pressione della domanda gas-to-power. Una minima flessione è attesa anche sulla giornata di domani. Sul fronte supply stabili sia le forniture via tubo che i volumi rigassificati in rete, mentre scendono ai minimi da inizio settembre le nomine di iniezione in stoccaggio.
EQUITY ↓
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Partenza contrastata per le borse europee, con l’entusiasmo in avvio della sessione precedente venuto meno nelle ore pomeridiane. La tensione commerciale tra Cina e Stati Uniti resta forte, soprattutto dopo la volontà più o meno dichiarata della Casa Bianca di coinvolgere altri partner commerciali nella battaglia contro Pechino.
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Cambio €/$ a quota 1.165
OIL ↓
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I prezzi del greggio hanno trovato solo minimo supporto dall’annuncio di Trump sul stop agli acquisti di petrolio russo promesso dal Primo Ministro indiano Modi. Nel frattempo, il governo britannico ha inasprito le sanzioni energetiche contro Mosca nella giornata di ieri, colpendo anche i giganti petroliferi Rosneft e Lukoil.
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I dati API pubblicati nella giornata di ieri hanno mostrato una crescita delle scorte di greggio nella settimana terminata venerdì 10 ottobre, con un accumulo superiore ai 7 milioni di barili. Il calo dei prodotti distillati ha in parte compensato l’effetto ribassista.
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In apertura quotazioni Brent FM si attestano sui 62.70 $/bbl
EUAs →
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Si sono interrotte le vendite nella giornata di ieri, con il supporto arrivato dal nuovo segnale di aumento delle scommesse lunghe da parte dei fondi di investimento, ai massimi di sempre.
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La rinnovata guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti potrebbe essere un fattore di volatilità nelle prossime sessioni di mercato.
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In apertura quotazioni su DEC25 si attestano sui 77.85 €/tonn